Neurologia

NEUROLOGIa VETERINARIA

Dott. Fabio Pratesi

La visita neurologica viene consigliata tutte le volte che ci sono dei segni clinici riferibili ad un problema che riguarda il sistema nervoso centrale (encefalo o midollo spinale) o periferico (nervi e giunzioni). Le manifestazioni cliniche possono essere rappresentate da modificazioni dello stato mentale, del movimento o della postura.

La visita neurologica presenta due principali obbiettivi: il primo è quello di rispondere alla domanda se “questo è un animale neurologicamente normale o anormale?”, cioè se il paziente presenta effettivamente un problema neurologico o se la patologia riguarda altri apparati (es. locomotore, cardiaco, metabolico, endocrino..); il secondo obbiettivo, una volta stabilito che il problema è effettivamente neurologico, “dov’è localizzato il problema?”.

L’attrezzatura per effettuare la visita è limitata (basta un martelletto, sorgente luminosa e pinza), l’esame si articola nell’osservazione del paziente (per valutare lo stato mentale, la postura e l’andatura); in prove per reazioni posturali; esame dei nervi cranici; esame riflessi spinali e della sensibilità.

I segni clinici più comuni possono essere rappresentati da convulsioni (es. in corso di epilessia), movimenti di maneggio (es. patologie che determinano compressione intracranica), atassia (es. sindromi vestibolari o cerebellari), paresi o plegia (es. ernie discali), debolezza (es. poliradicoloneuropatie)…

Una volta effettuata la visita e localizzato il problema si procede con delle indagini diagnostiche che possono essere effettuate nella stessa seduta (esami ematici) o indagini di diagnostica avanzata che richiedono l’anestesia del paziente (es. TC o RM).

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